Paolo Petrucco
Paolo Petrucco (Cividale del Fiuli, 9 settembre 1930 – Buttrio, 15 agosto 2022) è stato un ingegnere friulano, fondatore della ICOP (oggi I.CO.P. S.p.A. Società Benefit). Figlio dell’ing. Alvise Petrucco e Stefania Zanuttini, nato e cresciuto a Cividale del Friuli, dopo il diploma al liceo scientifico “Giovanni Marinelli” di Udine si laurea in ingegneria industriale all’Università degli Studi di Trieste.
Al termine degli studi entra nell’impresa di costruzioni fondata nel 1920 dal padre e nel 1957 sposa Lina Zoffi; avranno tre figli e nove nipoti.
Nello stesso anno segue come capo cantiere la realizzazione della Strada della Valcellina, nel 1958 lavora nel consolidamento degli argini del Po in Polesine, nel periodo 1959-60 realizza più di venti ponti al Trasimeno. Nel 1965 fonda autonomamente l’impresa “Icop di Petrucco Ing. Paolo”, con sede a Longarone.
Nel corso degli anni ’60 la società cresce e compie una trasformazione, potenziando l’industrializzazione dei processi. Il ponte autostradale sul Tagliamento, che per le soluzioni adottate rappresenta efficacemente questo sviluppo, è l’opera di riferimento per molte realizzazioni degli anni successivi.
Negli anni ’60 Paolo Petrucco realizza diverse strutture con tecniche innovative, messe a punto con la collaborazione del professor Giorgio Macchi, con cui costruisce sul Meduna il primo grande ponte italiano a piastra continua in cemento armato precompresso. Negli stessi anni intuisce le potenzialità del settore fondazioni legato alle grandi opere infrastrutturali italiane; fonda la ICOP Pali, una delle prime società italiane di fondazioni speciali. In tale ambito insieme al fidato collaboratore Pierino Burba (insignito della laurea honoris causa in Ingegneria dall’Università di Udine nel 2019) concepisce e sviluppa numerosi brevetti.
Nel maggio 1977 fonda l’Impresa Cooperativa Pali, i cui soci sono gli operai e gli impiegati dell’impresa; il progetto però si rivela prematuro per i tempi e si conclude in pochi anni.
Negli anni ’80 viene affiancato dai figli Vittorio e Piero nella ICOP di cui rimane presidente fino al 1993 e di cui è presidente onorario fino al 2022.
L’ingegner Petrucco ha impresso alla società la sua visione e ha sempre investito energie e risorse nell’ambito dello sviluppo sostenibile, con impegno e attenzione costantemente volti al rispetto delle regole etiche e alla responsabilità sociale nello svolgimento dell’attività. Molte sono le iniziative di volontariato intraprese con laboriosità, integrità, ingegno e passione al servizio della comunità. Nell’agosto 2003, dopo l’alluvione in Carnia, la sfida di realizzare un ponte in sette giorni, fermando ogni altra attività dell’impresa e lavorando giorno e notte, per collegare Pietratagliata rimasta isolata a causa del crollo del ponte sul Fella. Nel 2005 la costruzione di un ponte in Sud Sudan con la Protezione Civile nazionale, fortemente voluta dal vescovo di Rumbek Monsignor Mazzolari, per garantire agli abitanti di diversi villaggi la possibilità di raggiungere la scuola e l’ospedale anche nella stagione delle piogge. Il ponte viene realizzato attraverso il recupero e l’adattamento del ponte Bailey di Pietratagliata, smontato al termine dell’alluvione, e trasportato dall’Italia attraverso Kenya, Uganda e Sud Sudan, in un territorio privo di strade percorribili.
L’incontro in Sud Sudan con un missionario comboniano dà poi vita ad un nuovo progetto: la creazione di una scuola di arti e mestieri per insegnare il mestiere del muratore, del meccanico, dell’elettricista, dell’agricoltore. Nel 2006 Petrucco fonda l’associazione Sudin ONLUS con l’obiettivo di costruire un centro professionale a Bahrgel. L’attività della scuola “Ireneo Dud Vocational Training Center” continua ancora oggi e l’impresa è attiva nel suo finanziamento e mantenimento, attraverso la Fondazione.
Dopo la distruzione del centro storico dell’Aquila per il sisma del 2009, l’ing. Petrucco viene chiamato dalla Protezione civile Nazionale in qualità di Coordinatore per le attività di costruzione di edifici in cui fare alloggiare circa 15 mila persone rimaste senza casa. Nascono il progetto e il Consorzio no profit C.A.S.E., di cui Petrucco è responsabile operativo infrastrutture, per la costruzione di edifici multi piano antisismici. Vengono realizzate 180 piastre antisismiche, con un serrato cronoprogramma che permette di consegnare gli alloggi ai 15 mila sfollati in 5 mesi. Petrucco inoltre ha sostenuto con assoluta discrezione e progettato attivamente con grande generosità moltissime iniziative benefiche. Nell’ultimo periodo della sua vita si è dedicato prevalentemente all’azienda agricola vitivinicola da lui fondata nel 1975, ma ha anche continuato a seguire le attività dell’impresa, che ha sempre considerato la sua famiglia allargata. Il 16 dicembre 2022 gli viene conferito il premio “Udine città della pace” del Club per l’UNESCO con la seguente motivazione: “un Friulano che nella sua lunga carriera ha portato per molti anni in alto il nome del Friuli. Questa targa esprime ammirazione per chi ha realizzato con dedizione assoluta, capacità e onestà opere di grande utilità pubblica in Italia e nel mondo, e ha costruito con Sudin un ponte vivo tra Udine e il Sud Sudan”.